Hunziker tra amore e lavoro


E' un periodo d'oro per Michelle Hunziker. Innamoratissima di Tomaso Trussardi, a settembre sarà al timone di "Striscia la Notizia": "Registrerò in autunno 'Paperissima' con Gerry Scotti - anticipa a Tv Sorrisi e Canzoni -. Poi volerò in Germania per registrare la versione tedesca di 'Italia's Got Talent' e il ritorno a teatro con uno show che porterò in tv".

Trucchi Essence


Essence è una linea di prodotti cosmetici che da qualche anno si è imposta sul mercato italiano. Il mondo del make-up propone linee sempre nuove ed è davvero difficile districarsi tra tante proposte. I trucchi Essence riscuotono opinioni positive grazie al buon rapporto qualità-prezzo. Quando un prodotto è buono, e non ha un costo eccessivo, è destinato ad avere successo.

Antonella Clerici al mare

Mamma e figlia, felici e spensierate sulla spiaggia nel Grossetano. Antonella Clerici sta trascorrendo le sue vacanze con la piccola Maelle (3 anni e mezzo) ad Ansedonia, dove possiede una bellissima villa. Le due se la spassano tutto il giorno, tra corse sul bagnasciuga con il labrador di famiglia e bagni rinfrescanti, come mostrano le foto del settimanale 'Gente'. Nessuna traccia, però, di papà Eddy Martens, che comunque negli ultimi mesi sembra aver ritrovato un buon equilibrio di coppia con la conduttrice Rai.

Agnolotti Al Sugo D'arrosto

Primo per 12 persone

INGREDIENTI:

Primo per 12 persone Per Il Ripieno: - 500 G Sottopaletta Di Vitello - 500 G Coscia Di Maiale - 5 Spicchi Aglio - 1 Rametto Rosmarino - 3 Uova - 1 Mestolo Brodo - 500 G Cavolo Verza - 1 Bicchiere Olio D'oliva - 100 G Formaggio Parmigiano Grattugiato - Per La Sfoglia: - 1000 G Farina Di Grano 00 - 12 Uova

 

PROCEDURA:

Piatto tipico del Carnevale. A Carnevale, mentre gli uomini giocavano a cuciòn (si tratta di un gioco delle bocce svolto sulle strade del paese, anche sulla neve ghiacciata, senza mai tornare indietro) le donne preparavano gli agnolotti. S'incomincia col ripieno, l'empiora. Innanzitutto si arrostiscono le carni di vitello e di maiale: dapprima a fuoco vivace fino a doratura per 10-15 minuti, con olio, 3 spicchi d'aglio, rosmarino, sale e pepe, poi a fuoco tranquillo per un'ora abbondante bagnando, all'occorrenza, con brodo. Lasciate raffreddare le carni, allontanate l'aglio e il rosmarino, dopodichè tritatele finemente. Intanto fate lessare brevemente il cavolo verza e toglietelo ancora al dente; scolatelo bene e fatelo insaporire in padella con olio e due spicchi d'aglio; infine tritatelo finemente con la mezzaluna. A questo punto riunite i triti delle carni e della verdura in una terrina, aggiungete il parmigiano grattugiato, le tre uova intere e amalgamate. Il ripieno è pronto. Passate alla preparazione della sfoglia. Su una spianatoia disponete il mucchio di farina, fate un incavo e in esso deponete 3 uova intere e 9 tuorli: impastate con cura fino ad ottenere una pasta soda ed elastica, aggiustandola eventualmente con altra farina. Tagliate la pasta a fette piuttosto spesse e ricavatene una sfoglia molto sottile o col matterello o con la macchina apposita. Prendete il ripieno e con le dita oppure con cucchiaio e forchetta fate dei piccoli mucchietti che deponete in fila sulla sfoglia ad un centimetro uno dall'altro e ad un centimetro circa dal bordo della sfoglia stessa. Ripiegate quindi il bordo della sfoglia sui mucchietti e saldatelo longitudinalmente e fra un mucchietto e l'altro con una leggera pressione delle dita. Infine con la rondella staccate la fila di agnolotti e poi separate un agnolotto dall'altro. Essi appaiono quadrati, di un centimetro circa di lato, piuttosto rigonfi: più sono piccoli e panciuti e di sfoglia trasparente, più sono eccellenti. Fateli riposare al fresco per un paio d'ore prima di gettarli nell'acqua bollente e salata: lasciateli per qualche minuto; allontanateli con la schiumarola e conditeli col sugo degli arrosti del ripieno; assaggiateli pure con un velo di burro fuso aromatizzato alla salvia o al rosmarino. Ma gli intenditori apprezzano l'agnolotto nature, come esce dalla cottura, magari su un canovaccio di tela per asciugarlo bene. Gli anziani li consumano affogati nel vino Barbera. C'è anche chi ne fa arrostire qualcuno ancora crudo sulla piastra delle stufa a legna, rivoltandolo per evitare le bruciature. Provate anche voi, quale stuzzichino prima del pranzo. Vino Consigliato: Barbera D'alba.

Tatuaggio con i fiori


Sono uno dei soggetti unisex più tatuati. Da sempre, nelle sfumature più varie, il tatuaggio floreale attrae per delicatezza, simbologia e fascino. I tatuaggi di fiori non passano mai di moda e vengono realizzati soprattutto a colori al fine di valorizzarne tinte e tratti.

Grattachecca

Viste le previsioni meteo, si può dire senza ombra di dubbio che è scoppiata l'estate. Le serate iniziano a diventare bollenti e difficilmente il romano quadratico medio riuscirà a stare dentro casa dopo le nove di sera. I più fortunati, però, che hanno a disposizione un balcone o una terrazza potranno provare a trovarerefrigerio naturale nell'antica ricetta della grattachecca alla romana. Niente di più semplice e di più salutare, con zero grassi e zero additivi (a meno che non esageriate con il topping).
È importantissimo non confondersi e scambiare la grattachecca per una granita: mai fare simile paragone davanti a un romano! I due preparati sono diversi dal punto di vista fisico oltre che nel gusto. La grattachecca è preparata a partire da ghiaccio puro, quindi all'interno dei cristalli c'è solamente acqua.

La granita, invece, è un tritato di ghiaccio formatosi a partire da un composto di acqua zucchero e aromi: quindi all'interno di ogni singolo cristallo di ghiaccio c'è già il sapore di tutta la granita. Il bello della grattachecca è proprio la discontinuità del sapore tra la superficie dei cristalli di ghiaccio e il loro interno. Se lasciate sciogliere una granita otterrete uno sciroppo della stessa consistenza e sapore della granita stessa, mentre se commettete il gravissimo peccato di lasciar sciogliere una grattachecca otterrete una forma molto diluita dello sciroppo che avete utilizzato come topping.

La ricetta base della grattachecca è molto semplice: ghiaccio tritato e zucchero cui si aggiunge a volontà frutta, sciroppo di menta, di amarena, di mango ecc. ecc. secondo il vostro gusto. L'ideale per avere un composto della giusta consistenza è ricorrere ad un attrezzo artigianale per tritare il ghiaccio, di quelli a manovella con lame rotanti, che una volta si usavano anche per la preparazione di alcuni cocktail. In assenza potrà andar bene anche il frullatore di casa purché si abbia l'accortezza di lasciar riscaldare un po' il ghiaccio dopo averlo estratto dal freezer. Infatti la vera grattachecca si ottiene raschiando il ghiaccio a poco meno di 0° mentre il ghiaccio del surgelatore ha una temperatura intorno a -18°. In questo periodo di crisi la grattachecca potrà essere uno svago è un piacere decisamente economico ed ecologico. Buon appetito!